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Geodati utilizzati da noi

Solo la combinazione di dati geospaziali provenienti da molte fonti può ottenere risultati in un progetto come la ricerca di aree difficili da raggiungere e poco studiate. Di seguito è riportato un elenco di dati provenienti da sensori spaziali e aerei che utilizziamo.

Immagini aerospaziali

Un gruppo di satelliti dell’azienda americana MAXAR (ex-DigitalGlobe, comprendente WorldView-3, WorldView-2, ecc.), che acquisiscono immagini con alta risoluzione spettrale e la migliore risoluzione spaziale disponibile commercialmente (30 cm). Utilizziamo i dati di questi satelliti attraverso servizi di mappatura pubblica come Bing Maps o ESRI World Imagery. Tuttavia, tali dati aperti sono ovviamente di qualità inferiore rispetto alle immagini originali (in particolare, risoluzione spaziale ridotta e mancanza di bande spettrali). In effetti, si tratta di “immagini” non adatte per analisi serie, quindi nel prossimo futuro pianifichiamo di acquistare immagini satellitari originali DigitalGlobe per l’area di nostro interesse. Scopri di più

Una costellazione di satelliti per l’osservazione della Terra ormai ritirata. I dati sono forniti da Planet. Presenta immagini a 5 bande a colori con risoluzione di 5 m. Scopri di più

PlanetScope è una delle costellazioni satellitari gestite da Planet. Fornisce bande spettrali Blu, Verde, Rosso e Infrarosso vicino con una risoluzione spaziale di circa 3 m. Scopri di più

Un gruppo di satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che osservano la Terra in diverse bande dello spettro ottico. La risoluzione spaziale media e l’ampia area di acquisizione delle immagini ci permettono di utilizzarli per analisi preliminari di aree piuttosto vaste. Scopri di più

I dati del satellite americano Landsat-8 sono simili a Sentinel-2 per caratteristiche spaziali e spettrali. Utilizziamo le immagini di Landsat-8 negli studi preliminari del territorio, identificando ampie aree di interesse. Scopri di più

Come Sentinel-2, questo gruppo di satelliti dell’ESA osserva regolarmente la Terra, ma nella banda C delle microonde. I dati Sentinel-1 consentono di valutare le proprietà del territorio che non sono identificabili con l’imaging ottico. Inoltre, è possibile utilizzarli per creare modelli digitali di elevazione. Scopri di più

Il programma di mappatura di ricognizione KeyHole-9 (KH-9) Hexagon degli Stati Uniti è stato operativo da marzo 1973 a ottobre 1980. Questi satelliti acquisivano fotografie della superficie terrestre con un sistema di telecamere telescopiche e trasportavano il film esposto utilizzando capsule di recupero. Le capsule o “secchi” venivano de-orbitate e recuperate da aerei mentre scendevano con il paracadute. Il film esposto veniva sviluppato e le immagini analizzate per una gamma di applicazioni militari. Ora i dati KH-9 sono stati declassificati e noi, grazie al Servizio Geologico degli Stati Uniti, abbiamo accesso a queste immagini uniche. Non possiamo dire che queste immagini in bianco e nero ci aiutino molto, ma forniscono una visione diversa del territorio che studiamo, con una risoluzione spaziale di circa 8-9 metri. Scopri di più

Veicolo aereo senza pilota dotato di radar ad apertura sintetica in banda L (polarizzazione completa). Gestito dal Jet Propulsion Laboratory della NASA, acquisisce immagini di territori con alta risoluzione spaziale. Utilizziamo i dati UAVSAR per trovare proprietà nascoste dei paesaggi, invisibili nello spettro ottico ma che si rivelano nelle microonde con diverse polarizzazioni. Scopri di più

Altri dati

SRTM è un set di modelli digitali di elevazione (DEM) che copre la maggior parte delle terre emerse, creato utilizzando un radar ad apertura sintetica nell’ambito di una missione internazionale nel 2000. Il DEM è una componente molto importante nel nostro progetto, poiché il terreno gioca un ruolo significativo nel modo in cui gli antichi popoli si insediavano e tracciavano le loro strade. Con il DEM possiamo stimare quantitativamente le caratteristiche del terreno e, ad esempio, eseguire un’analisi delle aree visibili. Scopri di più

I VCF sono mappe che mostrano la densità delle aree coperte da vegetazione arborea. Ogni pixel (30 x 30 m) di tale mappa digitale contiene una percentuale calcolata della proiezione della vegetazione arborea (sopra i 5 m) sul terreno. I VCF si basano su immagini satellitari multispettrali di Landsat-5 e Landsat-7. Li utilizziamo per valutare la percorribilità del terreno. Scopri di più